Perdita e lutto

Perdita e lutto

Comunemente il termine lutto viene utilizzato per descrivere il sentimento di dolore che si prova o per la morte di una persona affettivamente cara o in seguito a gravi disgrazie. Esso rappresenta una naturale condizione psicologica conseguente a una perdita. Tuttavia è possibile estendere questa espressione anche a tutte quelle perdite che avvengono durante tutta la vita e che non necessariamente rappresentano situazioni negative ma che implicano comunque un cambiamento dello stile di vita, del ruolo occupato, delle relazioni con gli altri, ecc. (cambio di lavoro, fine di un percorso scolastico, trasloco, …), in seguito a cui si è chiamati a rivedere le proprie abitudini e a mettersi in gioco.

Il processo del lutto dunque ha il compito non solo di aiutare l’individuo ad affrontare la perdita di persone care ma anche di sostenerlo nell’elaborare tutti i tipi di perdita che si incontrano nel corso della vita conseguenti agli abbandoni, alle sconfitte, alle frustrazioni, alle sventure. Non superare queste situazioni infatti impedisce la costruzione di nuovi legami affettivi o la realizzazione di nuove esperienze esistenziali.

Per evitare che ciò avvenga è necessario acquisire la libertà di vivere questo processo psicologico come un evento naturale, vitale ed evolutivo ed imparare ad accettare ed esprimere tutte le emozioni che caratterizzano questo momento. Il lutto infatti è un naturale processo di adattamento, o di riadattamento, che ha tempi di elaborazione variabili da persona a persona, soprattutto a seconda del significato che acquisisce la perdita nella vita di ognuno. Quel che è certo però è che non superare il lutto costringe la persona a una condizione, temporanea o permanente, di sofferenza psicologica e fisica in quanto alcune emozioni (dolore, rabbia o paura) rimangono bloccate nella mente e nel corpo.